Quando vibri alto, i rapporti con gli altri diventano difficili – anche (e soprattutto) nel lavoro
C’è un momento in cui qualcosa dentro di te cambia.
Cominci a volerti bene sul serio. A dire no, a scegliere relazioni sane, ad allontanarti da ciò che non ti risuona più.
Cominci a vibrare più in alto.
E no, non è sempre facile.
Quando vibri alto, i rapporti con gli altri iniziano a diventare difficili.
Non perché sei migliore. Ma perché non sei più disposta a scendere a patti con l’energia bassa, il vittimismo, la manipolazione.
Non vuoi più fingere, compiacere, adattarti.
E questo fa saltare certi equilibri.
Quando succede nel lavoro
È nel lavoro che questo cambiamento si sente ancora di più. Ti accorgi che non riesci più a collaborare con chi comunica male, ti tratta come un oggetto, pretende senza rispetto.
Ti senti stanca dei “clienti difficili” che vogliono tutto e non danno niente.
Dei colleghi che parlano tanto e ascoltano poco.
Dei progetti senz’anima, dove conta solo il profitto.
Ti accorgi che non puoi più fingere interesse per cose che non ti rappresentano.
Vuoi coerenza. Vuoi rispetto. Vuoi lavorare in pace, con chi ti tratta da pari, non da pedina.
Inizi a selezionare. A scegliere chi servire. A chiedere il giusto. A mettere confini.
E forse perdi qualcosa — qualche incarico, qualche collaborazione, qualche "occasione".
Ma guadagni respiro, dignità, energia pulita.
È un filtro naturale
Chi vibra come te, resta.
Chi non vibra più come te, si allontana.
E va bene così.
Perché ogni volta che ti abbassi per piacere, perdi te stessa.
Anche nel lavoro, scegliere la tua energia è un atto d’amore.
Amore per la tua professionalità.
Per la tua salute mentale.
Per il tuo tempo e il tuo valore.
Vibrare alto è selettivo.
Ma quello che resta — e quello che arriva — è finalmente all’altezza.
Nel lavoro, come nella vita.

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