Guardami negli occhi che ho bisogno di respirare
Ci sono sguardi che non chiedono niente, ma dicono tutto.
Che entrano, scavano, accendono.
Che fanno più rumore di mille parole ben dette.
E poi ci sono immagini.
Grafiche. Volti. Loghi. Progetti.
Che parlano con la stessa forza di uno sguardo diretto.
Che o ti prendono — o ti lasciano lì, indifferente.
Guardami negli occhi che ho bisogno di respirare.
È quello che dice ogni comunicazione che funziona.
Ogni identità visiva che non è solo bella, ma vera.
Ogni dettaglio che non serve solo a decorare, ma a dire chi sei, prima ancora di spiegarti.
Hai mai pensato a cosa raccontano i tuoi colori, i tuoi font, le tue foto?
A cosa comunica la tua immagine prima ancora che tu apra bocca?
A quanto respiro dai, e ti prendi, quando ti lasci vedere davvero?
La comunicazione visiva non è estetica fine a sé stessa.
È connessione. È il primo respiro condiviso tra te e chi ti guarda.
È quel momento in cui l’altro smette di scorrere, e si ferma.
Perché ha sentito che lì dentro, c’è vita vera.
E allora, se ti senti pronta a rifarti guardare…
Io sono qui.
Aggiusto l’inquadratura.
Metto a fuoco chi sei.
E lo faccio respirare.

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